Resistance.



Stamattina ho portato Matisse in campagna, per dargli una degna sepoltura.

Ho scelto di fare la buca accanto alla stalla, all’altezza del terzo finestrone, lato sinistro.
Quasi due anni fa, sempre là, ha trovato posto Ninna.

Ninna, che, quando Matisse arrivò in questa casa, ancora in cerca di latte, lo lasciava ciucciare.
Lui in cerca di una mamma e lei ancora memore dei cuccioli avuti.

Mi è sembrato che fosse la conclusione più giusta, l’unica davvero sensata e dolce, l’unico modo per perpetuare questa stramba famiglia che ho costruito negli anni.

Al momento di andare via, ho salutato Santina, la sorella del custode, nata e cresciuta su quel terreno, che un tempo era un agrumeto e oggi è solo un’enorme raccolta di erbacce, ruderi e malinconia.

Mentre passeggiavamo, le ho chiesto come stesse.

Come ogni volta, da che ho memoria, mi ha risposto:”Combattiamo la vita”.

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